mercoledì 31 ottobre 2012

Perù: Ghiotti di pannocchie di mais


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Già gli avi degli Incas andavano ghiotti di pannocchie di granoturco arrosto? Sembrerebbe proprio di sì! Un recente ritrovamento di fossili di mais nei siti archeologici della zona costiera di Paredones e Huaca Prieta, in Perù, indicherebbe che già 6.700 anni fa i nostri antenati cucinavano il granoturco.
Si tratta di una scoperta che porta incredibilmente alla luce l’evoluzione e i contesti culturali associati alla primordiale diffusione del mais in Sud America e il suo progressivo adattamento a nuovi habitat. Il mais -è ormai dimostrato- è una della più importanti e antiche colture addomesticate dall’uomo.
I 293 resti di granoturco analizzati dagli archeologi risalgono a un periodo che va dal 4700 al 1000 A.C. e costituiscono alcune tra le più antiche parti di mais ritrovate ad oggi, e sicuramente rappresentano una delle più grandi e morfologicamente diverse collezioni di specie meglio conservate.
Oggi, grazie agli studi fatti su questi campioni, abbiamo nuove e preziose informazioni sulla diffusione e uso del mais e della sua coltura agricoltura nel periodo preceramico, utilissime per capire lo sviluppo delle antiche civiltà preindustriali.
Si è così scoperto che la ricetta della pannocchia arrosto non era patrimonio di tutti, o che almeno sulla costa peruviana il mais a quel tempo non era un alimento così disponibile nella dieta quotidiana, almeno non quanto il pesce, i crostacei, le alghe, il leone marino, le piante selvatiche, la zucca, i fagioli o il peperoncino.
Nonostante ciò, rispetto alla specie trovata in Messico e risalente al 6700 AC, le caratteristiche delle specie di mais peruviane, più produttive e più facili da trasformare in cibo, testimoniano come l’uomo sia comunque intervenuto nella selezione del mais per migliorarne progressivamente la produttività. Il che indica come la coltura del mais fosse già diffusa e sviluppata.

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