venerdì 26 ottobre 2012

Mozambico: Siccità, malnutrizione e pessima igiene

una notizia al giorno per ribadire che IL CIBO È PER TUTTI – se aderisci fai girare!     

(Francesca Grego da Nampula) - Nel Nord del Mozambico non piove dal maggio scorso. Il paesaggio è passato dal verde smeraldo al giallo topazio. Le temperature stanno aumentando vertiginosamente. È secco. Fa caldo e non piove, non ancora.
Nampula in questi mesi fronteggia un problema che, per la verità, non l’abbandona tutto l’anno: la siccità. L’acqua manca nelle case dei mozambicani, degli stranieri, di tutti. Manca negli hotel e nei ristoranti, nei bairros e nelle carceri. Ogni goccia è contata, è preziosa. E la mancanza d’acqua mette in crisi anche l’agricoltura, principale fonte di reddito del Paese. Questo, oltre a rappresentare un duro colpo per l’economia generale, alimenta drasticamente il problema della malnutrizione, soprattutto quella infantile.
Sono 144.000 i bambini che muoiono ogni anno qui, in Mozambico. Perché la malnutrizione incide sensibilmente anche sulle malattie: i bambini morti per la malaria sono il 19%, per la polmonite il 21%, a causa del colera il 17%, dell’Aids il 13%.
La malnutrizione si associa ovviamente alle pessime condizioni igieniche. Le strade di Nampula sono delle vere discariche. La quantità di rifiuti che si incontra per le vie della città è tanto impressionante che si arriva, paradossalmente, a non farci quasi più caso.
Fuori dall’enorme cancello di casa mia, sulla sinistra, c’è un cumulo di immondizia perenne che rende l’aria irrespirabile. A volte brucia, e la puzza entra in casa, in camera da letto.
Tutti i giorni scavalco quella spazzatura per entrare in cortile, e tutti i giorni la scena è sempre la stessa: persone di entrambi i sessi, ma dall’età indefinibile, che rovistano in quell’ammasso di rifiuti alla ricerca di qualcosa da mangiare, qualche avanzo, qualche scarto.
Da 7 mesi cammino con la macchina fotografica nella borsa, sempre pronta a documentare la quotidianità di quell’inferno ma mi manca sempre il coraggio. E a testa bassa, protetta dai miei pensieri, chiudo gli occhi e passo oltre.

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